[Nella foto da sinistra: Luca Santella, Maurizio Muracchioli, Tommaso Chieffi, Antonio Santella, Ugo Vanelo, Guglielmo Vatteroni, Andrea Madaffari, Carlandrea Simonelli, Alberto Manfredini, Paolo Bottari]
Marina di Carrara, Club Nautico, 12 novembre 2021
Riunire tutti i grandi Campioni di vela cresciuti al Club Nautico Marina di Carrara.
Lo fa il Presidente Carlandrea Simonelli: li invita a cena per parlare del futuro-prossimo del Club in un progetto che prevedere due punti: migliorare l’accoglienza per tutti i soci e allargare la platea dei giovani con un’unica offerta sportiva che comprende, insieme, nuoto, pallanuoto, tennis e vela.
Due aspetti collegati da sviluppare insieme nell’ottica di un’ospitalità ampia che, accanto ai servizi, le strutture e i locali attrezzati, si realizza in una serie di attività tese ad attivare l’interesse a frequentare il Club Nautico come luogo ideale in cui fare più d’uno sport e spendere il tempo libero.
Luca e Antonio Santella, Paolo Bottari, Maurizio Muracchioli, Tommaso e Enrico Chieffi, Ugo Vanelo, Guglielmo Vatteroni, Andrea Madaffari, Alberto Manfredini. Campioni. Olimpionici. Pluri-premiati. Si fa fatica a capacitarsi della potenza di questo calibro, perché nessun circolo velico italiano può vantare un gruppo di campioni così.
Sono dieci: nella foto manca Enrico Chieffi: due olimpiadi in due classi diverse, quest’anno campione europeo classe Star; insieme al fratello Tommaso -insignito ad ottobre scorso del “Collare d’Oro” massima onorificenza dello sport italiano-; due volte campioni del mondo, campioni europei sul 4.70, oltre ai vari titoli mondiali recenti sulle barche d’altura e varie campagne di Coppa America.
Sono dieci: nella foto manca Enrico Chieffi: due olimpiadi in due classi diverse, quest’anno campione europeo classe Star; insieme al fratello Tommaso -insignito ad ottobre scorso del “Collare d’Oro” massima onorificenza dello sport italiano-; due volte campioni del mondo, campioni europei sul 4.70, oltre ai vari titoli mondiali recenti sulle barche d’altura e varie campagne di Coppa America.
E poi altri due fratelli: Antonio e Luca Santella: olimpionici anche loro; Luca in in due classi diverse e campione italiano in quattro classi diverse, e vari titoli mondiali sull’altura.
Andrea Madaffari: preparatore atletico delle squadre olimpiche anche oggi, e Tecnico Federale dei migliori timonieri Optimist del GAN (Gruppo Agonistico nazionale), quattro campagne di Coppa America nel carnet. Paolo Bottari: tre campagne di Coppa America, campione italiano classe Esse oltre ai titoli mondiali ed europei sulle barche d’altura: tre successi importanti solo lo scorso anno con Fantaghirò.
Alberto Manfredini: campione italiano in due classi oltre a vari titoli mondiali sull’altura come Maurizio Muracchioli, podio all’europeo classeJ24, che a 12 anni ha mollato il tennis del Club Nautico per la vela affascinato da una barca in allenamento dentro al porto: quella di Manfredini e Pregliasco: niente di meno.
E ancora: Ugo Vanelo, l’enfant prodige, campione del mondo classe Optimist e italiano sul 470. Guglielmo Vatteroni: cinque campagne olimpiche, campione del mondo master 470 e italiano su due classi diverse: oggi team-manager delle Squadre olimpiche.
C’è da perdersi nei lunghi curriculum sportivi stracolmi di grandi successi: qualcuno si è allontanato dalle regate e dall’agonismo per dedicarsi ad altre professioni; qualcuno ha scelto professioni vicine alla vela o alla nautica e continua, in parallelo, la pratica sportiva; qualcuno ha scelto la vela agonistica come professione ed è anche oggi sui campi di regata ai massimi livelli. Quale altro circolo velico italiano può vantare una tale ricchezza? “Nessuno in Italia -commenta sicuro Guglielmo Vatteroni oggi team-manager delle squadre olimpiche— e nel mondo? Forse Auckland.” Forse, appunto. É per questo che il Presidente del Club Nautico, Carlandrea Simonelli, ha un guizzo audace: chiamarli tutti insieme, al Club, dove sono stati allevati sportivamente dai grandi marinai, e capire se c’è lo spazio, la voglia d’impegnarsi e “restituire” la stessa ricchezza ricevuta, ai giovani sportivi di oggi in tutte le varie sezioni sportive del Club, oltre alla vela, il nuoto, la pallanuoto e il tennis.
“I giovani velisti degli anni ’70 e ’80 trovavano al Club tanti uomini di mare. E i vecchi marinai- commenta il Presidente Simonelli- personaggi dai quali potevano apprendere come si faceva un’impiombatura infallibile com’erano quelle di Mario Telara; al Club c’era l’ingegner Emilio Vatteroni allevatore e custode del vivaio di timonieri e prodieri del Club; o Angelo Ghirlanda che permetteva ai giovani velisti di confrontarsi con il libeccio sulla sua “Alpetta”.
Sarebbe troppo lungo ricordare qui tutti i Maestri del Club: cronaca che fa dettagliatamente Massimo Santella nel prologo al libro di Gianni Bianchi “Campioni di Vela” (Sarasota, 2021) ricostruendo attraverso i protagonisti, il clima di quegli anni in cui l’unico intento era quello di coltivare e condividere la passione sportiva su più discipline.
Il Presidente Simonelli guarda al passato non cercando la ricetta dell’alchimia di quegli anni, ma volendo offrire oggi ai giovani sportivi del territorio, creando per loro un MiniClub, le stesse chance che hanno avuto i campioni del Club tra gli anni ’70 e ’80: quella ricchezza che ha contribuito di certo, assieme al talento personale, a consacrarli campioni. E così, da velista ed armatore che conosce a fondo le dinamiche sportive ed agonistiche, il Presidente Simonelli coinvolge i Grandi Campioni del Club nel progetto di rinnovamento del sodalizio sportivo carrarese: e riceve l’impegno, da ciascuno di loro, a “promuovere un nuovo corso con nuove iniziative atte a creare interesse per le nuove generazioni a frequentare il Club nelle diverse attività sportive svolte.”
L.O.S.